

Amaro Calamaro: la leggenda del pescatore scomparso La leggenda narra che Calamaro fosse un pescatore del litorale laziale, chiamato così perché aveva un calamaro gigante tatuato sul braccio.
L'Amaro Calamaro, anche conosciuto come Amaro degli Abissi, affonda le sue radici nella lunga tradizione liquoristica italiana ed è un liquore dal carattere elegante e deciso, ricavato dalla sapiente infusione di miele, genziana ed estratto di carciofo in alcol e zucchero semolato, le cui sfumature sapranno catturare i vostri sensi elogiando una perfetta armonia. Un Amaro dal gusto tipicamente mediterraneo, delizioso da solo ma perfetto nella mixology dove potrà dar vita a delle vere e proprie sfide creative dimostrandosi perfetto anche per l’aperitivo. Uscite dalla vostra ‘comfort zone’: l’Amaro non è più solo per il dopocena!
Deciso colore bruno con riflessi bronzati, al naso mostra evidenti note di genziana, scorza di arancia amara, menta piperita e nuances di liquirizia. Assaggio che denota pienezza ed un perfetto equilibrio tra le varie componenti aromatiche, in coerenza con l’olfatto, è ricco di ricordi, ancora, di menta, miele e zucchero filato. Pregevole la persistenza, chiude lentamente su una scia di caramello e china.
Molto gradevole da gustare dopo pasto come digestivo, è perfetto se servito liscio o freddo con ghiaccio tritato, accompagnato da una fetta d’arancia. Se ‘sperimentare’ è la parola d’ordine, provate a sostituirlo al Vermouth in un Negroni: resterete piacevolmente sorpresi! Può accompagnare egregiamente anche una tonica classica oppure una cola.
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